La corte di Cassazione, Sezione II Penale, con la sentenza 14 maggio 2021 n. 18977, nel disattendere la tesi difensiva (secondo la quale il delitto di rapina non poteva dirsi configurabile, attesa l’assenza del valore economico dello striscione oggetto di materiale apprensione) ha invece ribadito che nel delitto di rapina, il concetto di profitto va inteso in senso ampio, cosi da comprendervi non solo il vantaggio di natura puramente economica, ma anche quello di natura non patrimoniale realizzabile con l’impossessamento della cosa mobile altrui commesso con coscienza e volontà in danno della persona offesa.